Come Vivo il Buddismo - ‘101 Cose su di Me’ #4


Non è mia intenzione annoiarvi col Buddismo ma qui la domenica si incontra un piccolo circolo di amiche che si aprono l’una all’altra e in un certo senso si confidano pubblicamente. Scrivere su di noi e  rivelare alcune cose che normalmente non uscirebbero durante i post ‘regolari’ può essere veramente terapeutico e le amiche del ‘101 Cose su di Me’ confermeranno.
Ecco perché invito ognuna di voi a partecipare almeno una volta a quest’appuntamento settimanale: parlare e scrivere di sè fa davvero molto bene.



Hanmade Journal by Traci bautista treicdesignsdigitals.com


Io ho sempre tenuto un diario in cui annoto i miei pensieri e sensazioni {tengo anche un diario per il blog e uno artistico}. Sfogliando i vecchi diari e quaderni, non serve nemmeno leggere le mie parole per capire come mi sentivo in quel periodo, basta guardare la forma: il colore dell’inchiostro usato {il rosso non è mai un buon segno!}, la grandezza dei caratteri tracciati, i ghirigori schizzati soprappensiero, quante righe saltavo tra un paragrafo e l’altro.... tutto parla di me.

In un certo senso sono in analisi da un vita. Infatti, alterno momenti in cui sono particolarmente logorroica e affogo puntualmente le povere pagine bianche di parole quasi vomitate di getto a periodi in cui sono telegrafica e annoto esclusivamente cose importanti delle quali non voglio dimenticarmi mai.

Qual’è la conclusione? Per me è fondamentale ascoltarmi, far tacere tutti gli altri pensieri che scorrono senza meta straripando continuamente gli argini e dare spazio alla mia vocina più profonda, al mio io più nascosto che molte persone ignorano, ahimé.


A questo punto entra in mio soccorso la meditazione ed ecco che arriviamo al Buddismo che, badate bene, io non intendo come religione bensì come lo stile di vita che più si adatta alle mie necessità e al mio modo d’essere.


Lo stato mentale in cui mi sento meglio è la tranquillità, e la tranquillità mi permette di essere allegra, me stessa.


Penso sia la stessa cosa per tutti noi. Chi non vuole sentirsi tranquillo e sereno? Chi non vorrebbe stare bene?  Eppure molte persone, anche chi mi sta accanto, non fanno assolutamente niente per stare bene, non ci provano nemmeno, non si aprono alla possibilità di essere i padroni dei loro pensieri ed emozioni.

No, preferiscono di gran lunga rimanere schiavi degli altri. Da cosa lo si capisce?  Esempio pratico casalingo. Arriva mia mamma e dice “tuo padre mi ha fatto arrabbiare.... blablabla”.



Ecco, a me questo non capita. Gli altri non mi fanno arrabbiare, non mi fanno innervosire, non mi buttano giù, non mi rendono triste.... sono io che decido come stare e decido di non dipendere dagli altri.






Non pensiate che basti decidere e avvenga tutto per magia. Certo ho dovuto lavorarci molto su questa cosa e se intendete provarci non sarà un processo facile. Infondo, sono cresciuta in una famiglia nella quale, inconsciamente o meno, ci si colpevolizza l’un l’altro della propria felicità o in caso contrario, dell’assenza di felicità.


Bisogna allontanarsi dagli schemi mentali coi quali siamo stati cresciuti e che ci vengono imposti dalla società e incominciare a pensare con la nostra testolina!


Tornando all’esempio di mia madre, lei è ancorata a questo stato mentale “lui mi fa sentire così e allora io sono così”. Nulla di più sbagliato. Io so chi sono e non permetto a nessuno di dire il contrario.

Solo che per sapere chi si è veramente, bisogna saper ascoltare quella famosa vocina interiore alla quale accennavo prima. Se non so chi sono io, chi voglio essere, dove voglio andare e come voglio stare, non mi resta che ascoltare quello che mi dicono gli altri. {gli altri mi dicono che sono giraffa e allora mi sento giraffa}


Vi assicuro che quando si è capito una volta per tutte che abbiamo potere solo su di noi e non sugli altri, il resto verrà da sé. Mi spiego meglio, la libertà di agire e pensare è un nostro diritto fondamentale.


Quindi, almeno che io non abbia la capacità di ipnotizzare le persone, non ho alcuna possibilità {e nemmeno il diritto} di farle agire come vorrei io. 

A me queste cose sembrano logiche. Allora perché ci sono persone che trascorrono la loro vita cercando inutilmente di cambiare gli altri o ancora peggio, lamentandosi di come gli altri li facciano sentire?


Sarebbe molto più facile cambiare il nostro modo di pensare, percepire gli altri e vivere le situazioni. Non trovate?


Se la libertà di pensiero é una cosa sacro santa insita in me, perché non scelgo liberamente e coscientemente di non essere  influenzata dagli altri? E visto che IO  voglio scegliere liberamente, perché dovrei dire agli altri come comportarsi? E poi, come dovrebbero comportarsi? Come farei io? Chi lo dice che il mio modo di pensare è quello giusto?

Non sarebbe più facile fare un lavoro su noi stessi e decidere volontariamente come e quanto vogliamo essere condizionati da chi ci sta intorno?

Vi assicuro che lasciando che le cose ci scivolino addosso si vive molto meglio e si risparmia un sacco di tempo ed energie che possiamo investire nella nostra crescita personale, spirituale e nel conoscerci meglio.



In pratica, le cose che vi rivelo di me questa settimana sono queste:



31. Mi piace pensare con la mia testa, analizzare, vagliare, capire da dove vengono le cose che uso, mangio, leggo, come sono fatte e chi le ha fatte. E se non mi convincono questi ultimi due aspetti, provo a farmele da sola.
32. Ero una persona scontenta e pensavo che lamentandomi e denigrando gli altri mi sarei sentita meglio ma mi sbagliavo.
33. Ho iniziato solo qualche anno fa a pensare di più a me stessa e a guardare dentro di me  e mi chiedo come ho fatto a vagare appisolata per tutti quegli anni.  E perché nessuno mi ha detto che c’era un altro modo di vivere?
34. Ho deciso che razza di persona voglio essere e lotto tutti i giorni contro gli schemi mentali che mi hanno inculcato per essere una persona migliore di quella che sono oggi.
35. Scelgo di non causare la sofferenza e la morte di alcun essere vivente. Di conseguenza,  non mangio carne di animali morti ammazzati, non schiaccio nè pesto nessun animaletto, non uso alcun tipo di veleno, non mi spalmo addosso alcun prodotto che è stato testato su un essere senziente e non accondiscendente, non frequento circhi, acquari e zoo {ci sono stata ma uscivo sempre piena di tristezza}, non raccolgo fiori, non uso il miele nè la lana nè la seta.....
36. Cerco tutti i giorni di non farmi influenzare dalla tele, dalla radio e dai giornali.
37. Scelgo di non parlare delle persone non presenti se non in modo costruttivo.
38. Cerco di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
39. Scelgo di sforzarmi e mettermi nei panni altrui prima di parlare e agire.
40. Abuso del perdono e della compassione verso tutto ciò che mi circonda.


La strada è ancora lunga e tutta in salita ma almeno io ci provo. E voi?
 

35 commenti :

  1. Be', questi post sono sempre più belli e densi di cose importanti. Quanto è vero quello che dici sulla libertà personale. Io sono abbastanza rispettosa della libertà altrui, e a volte questo mi sembra quasi un limite. Ma quello su cui devo davvero lavorare è l'influenza degli altri su di me e soprattutto la consapevolezza che anche il mio pensiero vale e che ho diritto alla mia libertà. Ma soprattutto che, specialmente in alcuni contesti, un punto di vista diverso da quello dominante è possibile.
    Grazie cara, bellissimo post!
    Un bacione,
    Paola

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    1. Ciao Paola, a me ha aiutato il fatto che a 20 anni me ne sono andata di casa. Vivendo in un’altra nazione, mi sono trovata a dover scegliere veramente per me stessa, senza che nessuno influenzasse le mie decisioni. Non mi conosceva nessuno e quindi nessuno si aspettava che io facessi questo o quello.

      Quando ti liberi dai preconcetti e dagli schemi mentali è tutto piu’ eccitante, te lo assicuro!

      Comunque, certo che tutti abbiamo diritto alla nostra liberta’, di pensiero e di parola, e mi sento di dire che stai facendo un ottimo lavoro mostrando il tuo pensiero fuori dal gregge col tuo blog!

      Baciotti riciclosi, Alex

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  2. Mamma mia Alex che parole profonde. Leggo sempre i tuoi post tutti d'un fiato. Non commento spesso perchè: cosa vuoi mai dire dopo righe così ben scritte? Grazie di condividere con noi queste tue perle e cose speciali di te, chissà che non aiutino anche me a diventare migliore . . .
    Un abbraccio

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    1. Ciao Manimente, pensa che mi ero seduta "per scrivere un post breve" ma si vede che sono nella mia fase logorroica e le parole non finivano piu'...

      Grazie di essere passata, Alex

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  3. Ciao Alex, le tue parole sono sacrosante e le condivido tutte (tranne la parte vegan, che rispetto profondamente ma che non mi appartiene, per ora...in futuro chissà...). Ma tutta la parte riguardante i rapporti con se stessi e gli altri mi crolla quando penso al legame tra me e le mie figlie...sono capaci di frantumare tutte le certezze e i propositi che mi prefiggo. Ma è un discorso lungo e complicato...
    Comunque, concordo in pieno sul fatto che questo appuntamento settimanale è terapeutico, l'ho già affermato e lo ribadisco. A presto! =)
    Daniela

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    1. Ciao Daniela, le tue figlie non lo fanno mica apposta a frantumare le tue certezze, sei tu che glielo permetti. Lasciale libere di crescere come persone e maturare le loro scelte facendo anche degli errori.

      L’importante è confrontarsi in maniera aperta e sincera. Nel momento in cui accetti che loro non saranno mai tuoi cloni ma persone autonome che prima o poi prenderanno strade diverse dalla tua, ti sentirai sicuramente meglio.

      Immagino sia complicato e non posso/voglio certo immischiarmi in affari di famiglia. Ti dico solo di spronarle ad essere se stesse, a rispettarsi e a valorizzarsi come persone.

      Qui nessuno è in gara per il giusto o sbagliato, esistono tante sfumature e dobbiamo sforzarci di accettare che gli altri la pensino diversamente da noi.

      Bacioni, alex

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  4. Alex e un piacere leggere i tuoi post, lo faccio tutto d'un fiato.. sei una persona davvero interessante:) io su alcune cose che hai elencato devo ancora lavorare moltissimo;)
    Ila

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    1. Grazie Ilaria, anch'io ho tanto da lavorare... non credere che sia arrivata fino a qui senza ostacoli e fatica.

      Buon inizio settimana a te e Alan!

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  5. Ciao Alex, i tuoi post sono sempre più profondi!!!
    Complimenti per il lungo lavoro interiore che hai intrapreso... un bacio
    Elisa

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    1. Grazie per i complimenti ma non ce n'e' motivo... e poi, possiamo farlo tutti,non serve alcuno strumento magico.

      Baciotti a te e Daniele, Alex

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  6. Vivere con attenzione e intensità l'attimo presente è quello che mi fa stare meglio ... senza pensare a ciò che è stato o a ciò che sarà. Non sempre ci riesco -in particolare sul lavoro- maa ci credo e ri-comincio sempre!
    Bacioni e buona strada per i tuoi propositi!

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    1. Ben detto Silvia, nel momento in cui smettiamo di preoccuparci del passato e del futuro, che non possiamo controllare per niente, e ci concentriamo nel e sul presente, è tutto piu’ intenso! Si vive davvero bene senza preoccupazioni inutili.

      Grazie di aver detto la tua, sorella! Alex

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  7. Namasté!

    Se non esistesse già il buddhismo....io credo che lo sarei stata comunque.

    Credo che al di là delle definizioni in cui ci cadiamo dentro comunque, la sensibilità che i buddhisti hanno è la più umana e universale.

    se solo ci guardassimo tutti dentro, questo sarebbe un mondo migliore

    Il viaggio più affascinante e difficile è quello dentro noi stessi.

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    1. Ciao Francesca! Ma sai che anch’io avevo scritto una frase simile nella bozza manuscritta di questo post? Anche se non esistesse il Buddismo, lo sarei lo stesso.

      Il mio è stato un percorso automatico verso il Buddismo… non ho letto i precetti e ho deciso di essere d’accordo.

      Ero gia’ cosi’, o almeno sapevo chi volevo essere e dove dovevo crescere/lavorarci su e leggendo le parole del Budda e ascoltanto in streaming il Dalai Lama mi sono accorta che coincideva tutto!

      Ma tu riesci a trovare il tempo per meditare con il tuo piccolo Marc che ti gironzola attorno? O fate meditazione insieme?

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  8. Certo che di discussioni e riflessioni, nelle tue parole ,ce ne sarebbero per tutti . I tuoi anni spesi a capire chi sei e soprattutto , chi vuoi essere, non sono stati sprecati.Anche a me i circhi e gli zoo non sono mai piaciuto e non mi hanno mai convinto neanche le gabbiette per gli uccelli, tranne quelle decorative, rigorosamente con la porticina aperta .Scusa, però non ho capito perchè non usi la lana ?E' una pratica molto antica e gli animali non muoiono per procurarcela .In conclusione, spero che con le tue parole, molte persone si fermino un attimo, prendano il respiro per provare a vivere il ritmo che c'è dentro di loro, che non è quello del resto del mondo .
    Buona giornata
    Maddalena

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    1. Ciao Maddalena, ti ringrazio di essere passata e di aver detto la tua. Questo non voleva essere un post profondo ma è uscito cosi’, pazienza!

      Ho poche certezze ma quelle che ho mi hanno permesso di prendere delle decisioni quasi in automatico. Basta decidere secondo te cosa è giusto e cosa è sbagliato. E in base a quello, ti adatti in tutti i campi della vita.

      Nel caso dello sfruttamento degli animali, ho deciso di non mangiare, usare, vestire niente che derivasse dal loro sfruttamento. Quindi quando penso alla lana e visualizzo una pecora che senza aver firmato nessun contratto si trova tirata fuori da casa sua e violentata, ovvero spogliata di tutta la sua pelliccia, senza che possa dire si o no, per me è come uno stupro {io non mi sentirei bene se qualcuno venisse a prelevarmi e mi depilasse totalmente con la forza}.

      Scusa se ho usato termini forti ma mi sono documentata e i metodi tradizionali di tosatura, quelli durante i quali le pecorelle non soffrivano, non sanguinavano e non venivano lasciate ferite purulente aperte sul loro corpo è ormai passato. Non c’è piu’ tempo per l’umanita’ verso gli animali che sono diventati dei numeri e basta.

      Stessa cosa vale per le api. Alla fine il miele è fatto con il cibo che lo sciame ha raccolto per loro stessi e noi andiamo a rubarglielo, indi lo sfruttamento. Perche’ se vengo io a casa tua a rubarti qualsiasi cosa finisco in carcere, chi ruba alle api no.

      Che differenza c’è? Sono forse meno importanti di noi? O siamo noi uomini i parassiti che sfruttano le altre specie?

      Scusami la digressione. Volevo farti comprendere il mio ragionamento.

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  9. Eccomi anche questa volta!
    Un po' invidio la tua filosofia di vita...
    Ciao

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  10. Buon giorno Alex! Come inizio settimana non c'è male :-) parlare del buddismo, no che io abbia qualcosa in contrario, assolutamente, ma fai riflettere parecchio con TUTTO quello che hai scritto: analisi di se stessi, schemi mentali, "intolleranza"...non hai tralasciato proprio nulla!
    E' da una vita che cerco di imparare a controllare il mio istinto e ad ogni fallimento mi dico "ma se si tratta d'istinto, non posso controllarlo!" E' solo un alibi?
    Devo lavorarci ancora molto, mi arrabbio con me stessa quando cedo di fronte alle provocazioni altrui, mi arrabbio perché alla fine quella inopportuna risulto io, solo perché, stanca e sfinita dagli insulsi commenti esplodo come un vulcano in eruzione!
    Basta basta, sto anticipando la 4° puntata del linky party, questa settimana volevo proprio parlare dei miei difetti. Basteranno 10 punti?!??
    A presto...

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    1. Ciao Cinza, l’unico instinto in cui credo e che penso abbiamo ereditato dai nostri lontani avi è lo scappare davanti al pericolo e procurarsi il cibo sufficiente alla sopravvivenza. Tutto il resto è opinabile.

      Anch’io usavo l’istinto come scusa per il mio modo di essere in passato quindi non sai quanto ti posso capire.

      So cosa vuoi dire con ‘provocazioni’, io sono vegana e vivo con 3 carnivori che ci tengono ad ogni costo ad esprimere il loro giudizio sulle mie scelte, che la mia scelta di vita non cambierà di certo il mondo ne’ risolvera’ la fame del mondo….

      Eppure sono sempre loro che iniziano il discorso, che cercano {inutilmente} di provocarmi. È come se chi si sente in torto pensasse che attaccando per primo o alzando la voce potesse vincere una battaglia.

      Il fatto è che io battaglie non ne vedo, ognuno fa quello che meglio crede e rispondera’ ad un’ entita’ superiore quando sara’ il momento, non devono rispondere di certo a me! Quindi, vivi e lascia vivere…

      Attendo i tuoi 'difetti' allora...

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  11. bel lavoro interiore, chi ci vive intorno può prendere o lasciare l'importante è essere se stessi coscienti di esserlo. Forse in questa società così tumultuosa, così affannata ci stiamo perdendo qualcosa...la nostra vera identità! E' come se ci avvinghiassimo l'un l'altro per vivere e alla fine riusciamo solo a soffocarci.

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    1. È vero Nellina, è come se ognuno pensasse di essere migliore degli altri, ‘che deve far valere a tutti i costi il suo pensiero, che deve correre piu’ veloce, che deve fare piu’ soldi ed avere piu’ cose di me per sentirsi meglio o migliore di me….

      Io sono povera, lo ammetto, ma non ho bisogno di cose materiali per sentirmi bene. Ho abbandonato quasi tutti i miei averi fisici perche’ mi offuscavano la vista….

      Grazie di essere passata, alex

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  12. Ciao cara! Quanto di me nelle tue parole!!!
    Io ho sposato uno spirito libero, uno di quelli che o sposavano me o rimanevano soli a vita e devo dirti che siamo felicissimi: nessun guinzaglio, nessun vincolo...hai presente Gibran quando parla di matrimonio? (http://www.stazioneceleste.it/profeta/02_Matrimonio.htm)
    Io credo che lasciare libere le persone sia l'unico modo per tenerle vicine a te.
    Ultimamente è andato via qualche giorno con degli amici e un sacco di amiche mi chiedevano: "ma lo lasci andare?". Ma la domanda vera è: "perchè non dovrebbe andare?".
    Tra l'altro so per certo che il mio è uno dei pochi che la sera torna SEMPRE a casa da me. Però loro pensano di avere più controllo.
    Anche a Giadina, cha ha 3 anni, non impongo mai nulla: faccio sempre scegliere tutto a lei cercando ovviamente di spiegarle il perchè ed i rischi delle cose...
    Però qui la domenica si va in Chiesa...;)
    Un abbraccio
    Angy

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  13. In questo post mi sembra di guardarmi allo specchio! Il mio desktop recita: "Tutto quello che siamo è il risultato di quello che abbiamo pensato. La mente è tutto. Quello che pensiamo diventiamo." :)

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  14. Questo tuo post mi ha un pò shoccata.Nel senso che mi ha fatto pensare.Ammiro molto che tu sia riuscita a cambiare.lo vorrei tanto.purtroppo sono pienamente come tua mamma,capisco che non và bene però.
    Tu come hai iniziato?

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  15. Ciao:) bel post!!Il punto 37 mi ha ricordato il libro 'the power' l'hai mai letto?Se no te lo consiglio:D

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  16. Ho aggiunto il mio post al linky party, ma non lo vedo su Inlinkz... puoi controllare?
    Grazie mille!
    http://30metriquadri.blogspot.it/2013/06/101-cose-di-me-con-recupero-delle.html

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  17. Un po' in ritardo ma mi sono aggiunta anch'io.
    Bello e profondo il tuo post.
    Ciao
    Norma

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  18. Posso affermare che è necessario liberarsi dai modelli e dai ruoli, imparare a osservare senza giudicare, eliminare le parole e i gesti inutili, aprire la mente al nuovo e all’inatteso. Il fatto non sta nello sforzarsi di cambiare, ma nell’essere se stessi: nei pensieri e nelle azioni, nei rapporti con gli altri,nella coppia, in famiglia e sul lavoro.
    Entro anche io oggi nell' iniziativa del Blog
    il link dedicato http://letturesenzatempo.blogspot.it/2013/06/parlare-e-scrivere-di-se-fa-bene.html
    buona giornata
    simonetta
    P.S. il tuo Blog è ricco di idee e spunti condivisibili

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  19. Vado a yoga due volte a settimana e medito la sera quando Marc dorme.....di necessità virtù!ho una stanza apposta con il mio altare, incenso, lampada di sale, il cuscino.....piccola ma accogliente!

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  20. Ciao! Questa iniziativa è proprio bella ed è un piacere leggere di chi come te sta lavorando così bene su sè stesso per vivere al meglio, così come è bello approfondire la conoscenza per piccole cose con qualche blogger che ci piace.
    Ho provato a partecipare anch'io, spero di aver capito bene le regole!

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  21. Ciao Alex,
    credevo di non farcela, invece eccomi qua'.
    Bello questo post e soprattutto i punti in cui parli del lavoro interiore che fai per essere una persona migliore.
    Anche io continuo ad avere un diario.
    A presto Antonella.

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  22. Ciao
    in ritardo sono arrivata. Qua c'è il post della 4 puntata: http://haylin-robbyroby.blogspot.it/2013/06/101-cose-su-di-me4-puntata.html

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  23. Ho letto le vostre parole e le vostre idee, e in parte concordo. Io ho il vizio di parlare troppo per rendere partecipi gli altri delle cose che accadono intorno a noi ma solo per sfogarmi un po'. Poi faccio sempre cio' che voglio e cio' che mi piace, senza farmi influenzare dagli altri per non star male. Sono uno spirito libero ,ho sempre fatto cio' che volevo sin da bambina e continuo a farlo ancora adesso che sono grandina.
    Anche se non sembra, sono felice, perche' decido di esserlo e non mi lascio sopraffare da nessuno .
    Baci lilly

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  24. Io e te... stiamo facendo un percorso simile. L'unica differenza è sulle arrabbiature, perchè io ora mi arrabbio, cosa che prima non facevo, ed è bellissimo perchè esprimendo la mia rabbia quella vola via e mi sento molto più libera di prima, quando la reprimevo. Ora forse mi sto avviando verso la tua, di fase, perchè mi accorgo che mi arrabbio molto meno, non perchè reprimo il sentimento, ma perchè è una cosa che non mi interessa più...

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